TESTO DI

Giovanni Pascoli

ll Libro



Sopra il leggìo di quercia è nell'altana,

aperto, il libro. Quella quercia ancora

esercitata dalla tramontana

viveva nella sua selva sonora;

e quel libro era antico. Eccolo: aperto,

sembra che ascolti il tarlo che lavora.

E sembra ch'uno (donde mai? non, certo,

dal tremulo uscio, cui tentenna il vento

delle montagne e il vento del deserto,

sorti d'un tratto...) sia venuto, e lento

sfogli – se n'ode il crepitar leggiero –

le carte. E l'uomo non vedo io: lo sento,

invisibile, là, come il pensiero...

 

 

 


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