Foto d'arte per il Teatro Comunale di Bologna

E' il Teatro Comunale di Bologna a inaugurare la collana che l'editore Scripta Maneant dedica ai grandi teatri lirici italiani: libri d'arte che vogliono celebrare luoghi di straordinaria bellezza e l'arte che gli dà vita.

 

I testi di Piero Mioli, storico della musica, raccontano due secoli e mezzo di vita del teatro, dall'apertura del 14 maggio 1763 con la prima esecuzione de "Il trionfo di Clelia" di Gluck, alle più recenti produzioni. Mentre l'obiettivo di Carlo Vannini, fotografo d'arte, indugia sui particolari della sala progettata da Antonio Galli Bibiena, rendendo quasi "palpabili" gli stucchi, i vetri, i velluti di quello che fu il primo teatro italiano realizzato con fondi pubblici.

 

Ma un teatro vive soprattutto di ciò che avviene sul suo palcoscenico. E così, fra storia e ricordi, passano velocemente "prime" di successo (come quelle che regalarono a Bologna la fama di città wagneriana), grandi direttori, interpreti e registi. E poi manifesti, foto di scena, bozzetti, figurini: materiale custodito negli archivi del teatro, finora inaccessibile al grande pubblico.

 

"Un libro da leggere e guardare, ma anche da consultare", afferma Mioli. Soddisfatto il sovrintendente Fulvio Macciardi, per "questo libro straordinario, che celebra il bello del nostro teatro".

 

L'opera, con testi in italiano e inglese, è disponibile in tre versioni di diverso prezzo e formato; la più preziosa, a tiratura limitata di 777 esemplari numerati, contiene la riproduzione di una serie di disegni, figurini e bozzetti storici stampati su carta speciale.

 

E presto arriveranno anche altri "gioielli" ad arricchire la collana dedicata ai grandi Teatri Lirici Italiani: il Regio di Parma, l'Opera di Roma, il San Carlo di Napoli. "Il nostro modo – spiega Federico Ferrari, direttore editoriale di Scripta Maneant – di celebrare grandi bellezze di cui dobbiamo essere fieri".