TESTO E FOTO DI

Lisa Bellocchi

La grande terra russa mira alla produzione



L’aggettivo più calzante è “immensa”. L’orizzonte è lontano quando si guarda la campagna russa, la vasta campagna del Paese più grande del mondo: un territorio di oltre 17 milioni di chilometri quadrati. Quasi il doppio degli Stati Uniti. Circa 57 volte l’Italia, 400 volte i Paesi Bassi.

Di questa enorme superficie, il 50 % è costituito da foreste, il 13 % da aree agricole, pari a circa 1,2 milioni di chilometri quadrati. Negli ultimi anni, spinti anche dalle sanzioni poste dall’Europa e dal contro embargo all’importazione di carne e pesce fresco, frutta, verdura e formaggi, i governanti russi hanno accelerato i processi di modernizzazione nel sistema agricolo. La politica russa mira oggi ad attrarre investitori da tutto il mondo. In presenza di un buon progetto, è possibile ottenere terreni in affitto a ½ euro ad ettaro l’anno per 49 anni. Inoltre, con sistemi che variano da zona a zona, un’azienda agricola nascente viene sostenuta con contributi che vanno dal 30 al 60 per cento. 

In breve tempo sono nati così colossi come “Agroprom Komplectacia”. L’impresa – spiega il capo agronomo Vyncheslav Prozorov- fa capo ad un unico proprietario, si estende su 180.000 ettari, alleva 1.000.000 di maiali e 15.000 mucche.

Il settore lattiero è uno di quelli che si sta maggiormente espandendo. La produzione di latte è passata – illustra Vera Mozgovaya, direttore marketing di The Dairynews - da poco meno di 16 milioni di tonnellate nel 2013 a circa 18 milioni nel 2017 e l’incremento non si arresta. Ad oggi si stima tuttavia che la produzione lattiera sia ancora deficitaria per 4,5 milioni di tonnellate. Nello stesso quinquennio, invece, il numero complessivo delle vacche è diminuito; evidentemente è aumentata la produzione di latte pro capite, frutto di miglioramenti qualitativi nell’allevamento. A partire dal suolo.

Questa è la convinzione di Barenbrug, storico colosso olandese specializzato nella ricerca di soluzioni per il foraggio, che da tempo opera con una propria filiale in Russia e che ha voluto confrontare i risultati raggiunti con un gruppo di giornalisti specializzati europei, in un press tour organizzato in collaborazione con ENAJ, lo European Network of Agricultural Journalists.

Per produrre un latte più ricco occorre partire dall’alimentazione delle vacche, e per avere un foraggio adeguato occorre lavorare sulla qualità del suolo. Nick van Eekeren, ricercatore presso l’Istituto Luis Bolk e coordinatore di programmi sulla sostenibilità degli allevamenti, giudica positivo l’incremento di aziende agricole dedite alla produzione lattiera, perché ciò potenzia coltivazioni che aiutano il suolo. Per aumentarne la fertilità, fondamentale il ruolo dei lombrichi per favorire la dispersione dell’acqua nel terreno. Chi ne ha bisogno li può anche comprare via Internet… I migliori arrivano dal Canada.

Le aziende russe ricevono sussidi statali per programmi miranti alla sostenibilità e alla riduzione dei residui di pesticidi. Ma che cosa significa “sostenibilità” in un mondo così variegato? Per Sergei Panchuk, direttore di Barenbrug Russia, significa accompagnare il forte sviluppo del comparto agricolo con piani realistici, rispettosi dell’ambiente. Per Nick van Eekeren bisogna lavorare per la resilienza ai cambiamenti climatici. Harmen van der Sluis, agronomo di Barenbrug, considera sostenibili le soluzioni che siano positive contemporaneamente per il clima, per gli agricoltori e per i cosumatori. Vyncheslav Prozorov punta sulla formazione del personale, sulla stabilità degli stipendi e su previsioni attendibili di costi e prezzi.

Lilia Konareva è direttore ed amministratore delegato di Ferma Rosta, un’azienda agricola della regione di Mosca, specializzata, fin dal 2001, nella filiera lattiero-casearia a ciclo completo, dal foraggio al formaggio. L’obiettivo di sostenibilità ambientale la porta a volere il riconoscimento “bio” per le proprie produzioni, ma non è meno importante la sostenibilità sociale. Tra mille difficoltà legislative, Ferma Rosta sta lavorando per distribuire quote aziendali a tutto il personale.

 

 


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