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Serena Revetria

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Redazione

"Niente di vero sotto il sole" il nuovo spettacolo di Tiziana Di Masi



L’isola pedonale è affollata, dopo un giorno di mare e di sole è il momento della passeggiata, del gelato, dello shopping. Una donna stende il suo telo in mezzo alla strada ed espone borse, scarpe, occhiali da sole… poi inizia a raccontare, alla gente che si ferma incuriosita, da dove arrivano quei prodotti dai marchi noti ma assolutamente falsi. Racconta chi ci guadagna, racconta chi ci perde. Racconta di una guerra in atto, tra l’economia legale e quella illegale, gestita dalle mafie.

Dall’esperienza di “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, primo spettacolo teatrale dedicato all’emergenza contraffazione e in scena dal 2013, nasce un flashmob mirato a sensibilizzare i potenziali compratori del finto lusso. NIENTE DI VERO SOTTO IL SOLE, promosso e sostenuto da Confcommercio Imprese per l’Italia con Confcommercio Unione Metropolitana Venezia e Federazione Moda Italia, andato in scena dal 2 all’8 luglio nelle piazze e nelle vie centrali delle più note località turistiche del litorale veneto. La protagonista è sempre Tiziana Di Masi, interprete dello spettacolo diventato il principale strumento nazionale di formazione e informazione in materia di falsi.

“Inizia una nuova fase per lo spettacolo”, racconta Tiziana Di Masi. “Siamo al mare, nei luoghi dove l’acquisto di prodotti contraffatti è più praticato perché la gente si ferma, si rilassa e aumenta la tentazione, perché l’offerta sale a dismisura. C’è chi lo fa pensando che sia un buon affare, e invece non lo è. Chi per aiutare un venditore, e in realtà non aiuta lui ma chi lo tiene alla catena”.

Tutto falso on the beach tour è la versione estiva e balneare del progetto nazionale di Confcommercio Imprese per l’Italia “Educazione all’acquisto legale: fermiamo la contraffazione!”, che negli ultimi 3 anni attraverso 15 tappe in tutta Italia ha già coinvolto migliaia di studenti.

Sette le  serate davvero particolari che hanno accompagnato  i turisti nelle spiagge del Veneto.  In ciascuna data Tiziana Di Masi ha coinvolto il pubblico in curiose “sfilate” con abiti contraffatti e improbabili test di conoscenza sui prodotti, con l'opportunità, per i turisti presenti di rivolgersi alle autorità di polizia e di vigilanza  coinvolte per l’occasione, le stesse autorità che ogni estate sono impegnate nel controllo e nella repressione del fenomeno. “Un lavoro rischioso e prezioso”, commenta Di Masi, “ma per contrastare con efficacia il proliferare del falso c’è una sola via: convincere le persone a non comprare più quei prodotti. Il consumo consapevole è la soluzione del problema”.

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Ideato e scritto dal giornalista Andrea Guolo, il progetto TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO semina cultura della legalità partendo dal confronto con un pubblico consapevole per trasmettere il senso del made in Italy non solo nell’ottica economica o in termini di valorizzazione di brand, ma anche come scelta di campo per difendere il valore della comunità, la salute, la sicurezza dei consumatori, la legalità. Obiettivi condivisi da un gruppo sempre più vasto di soggetti istituzionali, a partire da coloro che hanno deciso di sostenerne la produzione: Regione del Veneto-Assessorato all’Agricoltura e Tutela del Consumatore, tavolo congiunto Sistema Moda Veneto (Confartigianato, Cna, Confindustria, Confesercenti e Confcommercio) e principali Associazioni dei consumatori del Veneto. A questi si sono aggiunti importanti patrocini nazionali e internazionali: Commissione Europea, Ministero dello Sviluppo Economico, Anci, Indicam, Agenzia delle Dogane, Ancc/Coop, Cgil, Cisl, Uil, Libera, Arci, Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano Dop, Confartigianato Imprese, Cna Federmoda, Confcommercio, Confesercenti, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Grana Padano Dop.

La produzione è l’esito di un percorso artistico complesso, frutto di un lavoro d’inchiesta approfondito. TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO pone l’accento sulla nocività per la salute della quasi totalità degli oggetti contraffatti – dai giocattoli all’abbigliamento fino ai prodotti alimentari e ai farmaci – e sull’esistenza di una “filiera del dolore” di cui ciascun cittadino/consumatore diviene parte (e complice) nel momento in cui sceglie di acquistare un bene contraffatto, alimentando il business delle mafie che su di esso prosperano. Inoltre questo progetto pone l’accento sul danno economico diretto che impatta sulle comunità.

Dal 2013 a oggi, TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO è andato in scena in circa 180 repliche toccando le principali piazze italiane, teatri e luoghi non convenzionali, con una mirata programmazione nelle scuole, frutto di progetti sviluppati assieme a Confcommercio (“Educazione all’acquisto legale”) e Confindustria, arrivando anche il 26 maggio 2015 ai massimi livelli istituzionali con una rappresentazione all’interno della Camera dei Deputati. Lo spettacolo è diventato strumento di formazione ai magistrati per iniziativa dell’Osservatorio Agromafie di Coldiretti, il cui comitato scientifico è presieduto da Giancarlo Caselli.

L’11 giugno 2018, al termine dello spettacolo e alla vigilia di Pitti Uomo, è stato firmato a Firenze il primo protocollo nazionale per educare gli studenti nelle scuole italiane con iniziative di formazione e informazione, coinvolgendo quattro ministeri (Mise, Mibac, Miur e Maeci). La lotta alla contraffazione, all’italian sounding e all’abusivismo commerciale comincia sui banchi di scuola e TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO diventa parte integrante di questo programma didattico.

 

 


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