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TESTO E FOTO DI

Elisa De Giovanni

Oasi di Buda

Un paradiso incontaminato per uccelli e… fotografi

Nel comune di Medicina, a poca distanza dalla frazione Buda, è nascosto un piccolo tesoro naturalistico che forse non tutti voi conoscono quanto meriterebbe. Parliamo de “Il Quadrone", l’incantevole Oasi di Protezione della Fauna selvatica, fortunatamente preservata grazie all’istituzionalizzazione da parte dalla Provincia di Bologna nel 1985.

Questo territorio, infatti, fin dall’epoca preistorica si presentava come un’immensa palude, che si estendeva quasi senza interruzione fra Bologna e Ravenna, con il Quaderna e il Sillaro, sempre soggetti a rotte imponenti. Se dal 1700 si avvia una prima sistemazione idraulica con lo scavo del Canale Garda Menata, e la deviazione del Canale di Medicina, è dal 1900 che si assiste ai cambiamenti più radicali: le valli e le risaie ottenute in seguito alle bonifiche effettuate, e gran parte del bosco igrofilo, lasciano il posto a monocolture; e siepi e boschetti vengono abbattuti per far posto a macchinari agricoli.

 

Se ancora oggi possiamo ammirare una piccola frazione dell’antico paesaggio, è proprio grazie all’intervento della Provincia bolognese, che istituisce ufficialmente l’Oasi.

Questo sito, indicato nel Piano Territoriale Paesistico Regionale come una “zona di particolare interesse paesaggistico-ambientale, nonché di interesse storico testimoniale”, si estende per circa 270 ettari, di cui più di 200 sono coltivati a cereali, girasole ed erba medica con tecniche di agricoltura integrata. I restanti ettari coincidono con la cassa d'espansione del canale Garda alto, realizzata negli anni scorsi dal Consorzio della Bonifica Renana per mettere in sicurezza il territorio medicinese nei momenti di grande piovosità (ricordiamo ad esempio gli allagamenti del 1994 e 1996 causati dall’eccezionale piovosità).

 

Attualmente, all'interno della Cassa del Quadrone, è anche presente una zona umida caratterizzata da una valle, un bosco igrofilo, un prato umido e una zona a boschetto.

Questo rinnovato mosaico ambientale costituisce un'importante rifugio per numerose specie animali e vegetali; tant’è che è anche identificato come Sito di Interesse Comunitario (SIC) secondo la Direttiva Habitat, e come Zona di Protezione Speciale (ZPS) secondo la Direttiva Uccelli.

Proprio per l’alto valore di preservazione naturalistica che l’Oasi offre, sono stati realizzati itinerari agro-turistici-culturali da parte del Comune di Medicina, visitabili nei periodi di apertura al pubblico (che coincidono con il periodo primaverile e autunnale, nelle domeniche e giorni festivi).

 

Inoltre, date le favorevoli condizioni ambientali e le attività agricole a basso impatto, l'Oasi è un'area particolarmente ideale per l'educazione ambientale. Per questo dal 2003 la Cooperativa agricola LA.C.ME., proprietaria dei terreni su cui sorge l’Oasi, è divenuta fattoria didattica e, grazie alla collaborazione di Provincia di Bologna e Comune di Medicina, ospita per tutto l'anno scolastico visite guidate e laboratori per le scolaresche nelle sale attrezzate del suo Centro visita.

Ma Il Quadrone è aperto proprio a tutti: dalle scuole alle famiglie, dagli appassionati di passeggiate alle imprese! Infatti l’Oasi offre ai suoi visitatori sale convegni, aree per picnic e barbecue, punti di ristoro e anche negozi di noleggio mountain bike e… binocoli!

Si, perché il birdwatching “a portata di...mano” (data la possibilità di ammirare da vicino i piccoli abitanti della palude!) è un’attività molto praticata in questo luogo, in quanto l'Oasi del Quadrone è sede di attività di inanellamento per lo studio dei passeriformi di palude. Gli uccelli vengono infatti catturati con reti apposite, successivamente identificati, e infine inanellati. Ma niente paura: una volta rilevate le misure biometriche vengono rilasciati! L'anello, che porta una sigla che permette di risalire al luogo e al giorno di cattura, è essenziale per il riconoscimento dell’animale, e i dati che emergono da queste attività sono fondamentali per lo studio sulle strategie migratorie delle varie popolazioni, e quindi per la tutela delle popolazioni stesse.

 

Questa attività è aperta al pubblico dal 2004; si può così partecipare osservando le varie fasi dell'inanellamento e approfondendo le proprie conoscenze sulle singole specie.

Legati all’osservazione della flora e la fauna del luogo, sono anche molti degli eventi organizzati dall’equipe del sito naturalistico: come ad esempio il concorso fotografico “L’Oasi in un Click” svoltosi la scorsa estate. Le foto più belle sono state premiate con una calorosa cerimonia, ma tutte le opere (di cui vi esponiamo alcuni elementi come accompagnamento al nostro articolo) sono state esposte in una mostra allestita ad hoc per far conoscere le meraviglie di questo luogo.

 

Cosa altro volere da un sito così ben organizzato? Magari una piccola Bottega dell’Oasi in cui poter acquistare giochi e materiali didattici a tema! Infatti non solo la Fattoria didattica offre percorsi educativi ricchi e sempre vari (dalla Terra al Pane, gli ecosistemi acquatici, la carta riciclata, sono solo alcuni dei numerosi laboratori proposti) ma concretizza il suo impegno ecologico ed educativo offrendo simpatiche alternative ai giochi più conosciuti, come il PLAYMAIS: mattoncini di LEGO fatti di… mais soffiato! Basta inumidirli su di un lato con una spugnetta e poi si attaccano tra di loro; sono colorati con colori alimentari, e al 100% biodegradabili. Un bell’esempio di come si possa ricavare dal mondo naturale davvero di tutto e di più, con un po’ di fantasia e ingegno.

 

L’Oasi ci insegna anche questo, oltre a regalarci momenti di relax e scoperta in un paesaggio incantato.