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TESTO E FOTO DI

Pamela Polvani

Alla scoperta di Riga

Quando il personale di bordo dell’aereo annuncia che mancano circa 20 minuti all’atterraggio all’aeroporto di Riga, si riallacciano le cinture di sicurezza e si butta uno guardo  giù in basso, per rimanere rapiti da quello che  si vede sotto.

In qualsiasi stagione si  sorvoli il distretto di Riga si apre un paesaggio sconfinato fra mare, boschi di betulle e pianure coltivate,  che assumono i colori più diversi: dal verde intenso in primavera estate, agli accesi gialli e arancio dell’autunno, infine il bianco invernale  delle nevi che trasformano il fiume Daugava in una piana ghiacciata ove i lettoni ancora sono soliti portare i loro attrezzi, forare il ghiaccio, sedersi  su uno  sgabello improvvisato e pescare quello che scorre sotto la superficie solidificata.

Riga è considerata una piccola Parigi (e già dall’aereo si può avere un dubbio, visto che si staglia verso il cielo una torre ispirata alla Tour Eiffel).

E’ una città dalla vocazione internazionale da sempre, anche a causa delle dominazioni tedesche, russe e svedesi che hanno sempre trovato in questo centro un posizione strategica sul Baltico.

Le origini della città risalgono al 1200, più volte distrutta e ricostruita specie a seguito dei disastri delle due guerre mondiali.

Ed oggi è una delle città più all’avanguardia del Nord Europa, pur mantenendo vive le sue tradizioni.

LA si  può visitare in due - tre giorni vagando per le curatissime strade del centro storico pedonale ricco e attraente, colorato, dalle architetture art noveau.

Basta ricordare che è riconosciuta patrimonio dell’Unesco proprio in virtù della monumentalità del suo centro medioevale ben ricostruito  che si snoda intorno  alla chiesa di  San Pietro.  E’ da qui che si può godere della vista a 360° di tutta la città, e anche per questo è una delle mete preferite dai visitatori.

Durante il soggiorno a Riga non si può rinunciare a una visita alla zona più moderna, il Centrs (iniziata a costruire verso la fine del 1800) che fa da contraltare alla città vecchia in un incrocio di stili, monumenti di pregio, castelli, strade eleganti sulle quali affacciano i palazzi liberty.

Dell’antica città rimane ben conservata la Torre delle Polveri, residuo delle fortificazioni svedesi del 1300, e così chiamata perché utilizzata come deposito di polvere da sparo nel 1600 e attualmente sede del museo militare.

Le storia della Lettonia è presentata nelle mostre dei musei di storia lettone e di  Arte straniera presso il  castello che è anche sede della presidenza della repubblica lettone.

Per la sua storia e la sua natura di città internazionale nel centro di Riga è possibile imbattersi in chiese di diverse confessioni religiose (il culto maggiormente professato è evangelico luterano) fra cui sono imperdibili la cattedrale cattolica di  San Giacomo  con il suo  organo monumentale.

Girare per le strade di Riga significa quindi incontrare stili architettonici  che vanno dal neoclassicismo, all’art noveau, ai richiami dell’antico Egitto tutti presenti sulle facciate dei numerosi elegantissimi palazzi decorati con aquile, ghirlande,  elmi, teste di medusa e gatti.

 Uno dei simboli e delle curiosità di Riga è infatti la casa del gatto che prende il nome dai felini scolpiti sulle punte dei tetti dei due pinnacoli. 

Le sculture sono opposte l’una all’altra e la leggenda racconta che siano simbolo di due fratelli litigiosi che avevano ereditato il palazzo; ma un’altra tradizione vuole che sia stata un’iniziativa di un ricco commerciante che, vistosi rifiutare l’ingresso a far parte della Camera di Commercio, fece posare sui tetti i due gatti con le code alzate verso l’ente che lo aveva rifiutato….

Non si può mancare la visita al mercato dove si trovano eccellenti prodotti artigianali ed alimentari locali: dalle verdure, alle carni al pesce (l’area dedicata al pesce merita sempre comunque una visita).

Riga non è solo la bella e accogliete città dal centro medioevale con le sue strade, i caffè, le cioccolaterie, o il moderno punto d’attrazione di numerosi eventi culturali, politici e sociali.

E’ la base da cui partire per la scoperta della natura e dei paesaggi dei dintorni.

La bella spiaggia di Jurmala, emozionante anche in pieno inverso, spazzata dal vento del baltico, raggiungibile anche con i mezzi pubblici, e meta delle vacanze delle nobili famiglie a inizio  xx secolo, che hanno lasciato anche lì notevoli tracce  di uno stile di vita elegante.

Merita una visita anche Jelgava, città che dista circa 40 km da Riga.

Attualmente bacino di imprese meccaniche, metalmeccaniche, ingegneristiche e dell’industria alimentare, vanta origni storiche non diverse da quelle della capitale.  Forse ancor più di Riga è stata centro culturale ed educativo nei secoli xvii e xix e ne sono testimonianza i numerosi palazzi ancora oggi ben conservati e sedi di associazioni, teatri, centri di iniziative culturali ed eventi.

La natura nei dintorni di Riga e in tutta la Lettonia incanta in ogni stagione dell’anno: 

dall’inverno in cui le brevi giornate   sono illuminate da raggi di sole che  riflettono sulla neve e sul ghiaccio dove saltellano i caprioli,  si aprono su un orizzonte che sembra leggermente incurvare; all’inizio dell’estate nel pieno delle notti bianche  quando il sole tramonta tardissimo   in un’esplosione di colori per sorgere nuovamente luminossisimo qualche ora dopo e  animare i prati sterminati e i boschi di betulle sui quali fanno nido le rumorosissime e affascinanti  cicogne.