TESTO DI

Paola Meticca

La situazione economica della provincia di Forlì nel 2012



Continuano le difficoltà per l’economia provinciale – criticità più acute per edilizia e trasporti – unica nota positiva un leggero aumento dell’export

La Camera di Commercio di Forlì-Cesena diffonde l’elaborazione dei dati economici provinciali attraverso l’Osservatorio Congiunturale, aggiornato dall’Ufficio Statistica e Studi dell’Ente mediante indagini e rilevazioni settoriali periodiche. I report, disponibili on – line sul sito camerale nell’area dedicata, rappresentano un’utile base dati nella quale confluiscono, completandola, anche le informazioni provenienti da altri organismi competenti in materia.

Il quadro generale, fornito dall’Osservatorio, presenta molte ombre, con gran parte degli indicatori contraddistinti dal segno “meno”; un’economia in fase recessiva, quindi, a fine novembre 2012, con criticità persistenti a tutti i livelli. Anche le previsioni non sono tali da generare particolare ottimismo: calo della redditività, “stretta creditizia”, dinamiche occupazionali negative, in linea con quanto si riscontra anche a livello nazionale.

 

Il tessuto imprenditoriale al 31/10/2012 risulta in diminuzione per il complesso dei comparti, con una variazione del -1,6% della consistenza delle imprese attive, rispetto al 31/10/2011 (Emilia-Romagna -1%, Italia -0,6%).

La siccità ha segnato negativamente l’andamento del comparto agricolo: situazione di criticità per la frutticoltura (pesche e nettarine), prezzi remunerativi per i cereali; riguardo alla zootecnia, bovini e ovini con quotazioni in flessione e incremento nei prezzi dei mangimi; segnali positivi dai comparti avicolo e suinicolo.

Ancora difficoltà anche per le attività manifatturiere: su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), gli indicatori segnano cali della produzione, -2,7%, del fatturato, -0,9% e della domanda interna, -2,6%. La domanda estera è cresciuta dell’1,2%. Aggiungasi che le previsioni degli imprenditori per il IV trimestre 2012 sono improntate al pessimismo, sostanzialmente in linea con quanto riscontrato già un anno fa.

In grave difficoltà rimane il settore edile: con riferimento al terzo trimestre 2012, il volume d’affari risulta in calo del 1,7%, nella media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 precedenti.

Rilevante flessione, nel terzo trimestre 2012 rispetto allo stesso trimestre 2011, nelle vendite (-8,3%), del commercio al dettaglio; le maggiori difficoltà si registrano per la piccola e media distribuzione (rispettivamente -11,6% e -8%), rispetto alla grande distribuzione, comunque con vendite pure in calo del 2,8%.

In diminuzione (-2,8%) anche il volume d’affari del commercio all’ingrosso rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.

In aumento, da gennaio a giugno 2012, le esportazioni (+3%), trainate dall’aumento (20%) dei prodotti “pelle, calzature e accessori”, che rappresentano l’11% del totale esportato. In calo invece le importazioni (-11,7%), rispetto ad analogo periodo 2011.

Le imprese attive che erogano servizi di alloggio e ristorazione, al 31/10/2012, sono pressocchè stabili, con +0,8% rispetto al 31/10/2011. Da gennaio a settembre 2012 il flusso turistico è negativo (arrivi -6,2% e presenze -5,4%). Anche il volume d’affari è risultato in calo: -10,1% nel trimestre rispetto allo stesso trimestre 2011.

Prosegue la profonda crisi dei trasporti, dove le imprese attive nel settore “trasporti di merci su strada” sono in calo del 3,8% (dati al 31/10/2012, rispetto al 31/10/2011) e il volume d’affari è diminuito del 5,4% nel terzo trimestre 2012, rispetto al terzo trimestre 2011.

In diminuzione anche il numero delle imprese artigiane (-2,1% al 30/9/2012, rispetto al 31/9/2011); aumentano invece le imprese cooperative, del 2,2% (al 31/10/2012), anche se criticità si riscontrano nelle aree cultura, servizi, “sociale”, edilizia, autotrasporti, e agricoltura.

Per quanto riguarda il lavoro, i dati del Centro per l’Impiego rilevano un aumento dei disoccupati pari al 13,9%, al 30/6/2012 rispetto al 30/6/2011. Calano le assunzioni (-1,8%) e le cessazioni (-0,3%) nei primi sei mesi 2012, rispetto allo stesso periodo 2011. Relativamente al ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, nel periodo gennaio – settembre 2012, rispetto ad analogo periodo 2011, si evidenzia l’aumento dell’ordinaria (+96,2%), il calo di quella in Deroga (-7,9%) e l’aumento della Cassa Integrazione Straordinaria (+2,7%). I principali settori interessati sono meccanica, legno, commercio ed edilizia.

Riguardo all’andamento creditizio, ad agosto 2012, i prestiti bancari alle imprese sono ancora diminuiti (-3,3%), mentre in Emilia-Romagna il valore è pari a -4,7%. Le sofferenze sugli impieghi totali sono state pari al 5,69% (Emilia-Romagna 5,91%, Italia 5,71%).

 

“La conferma di un peggioramento del quadro economico è purtroppo evidente – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di Commercio di Forlì-Cesena – nonostante le previsioni riguardanti il valore aggiunto della nostra provincia indichino, nel 2013, una seppur timida ripresa (+0,5%). L’incertezza delle prospettive, sia a livello regionale quanto nazionale, ci spinge a destinare risorse importanti per interventi di supporto alle imprese in difficoltà; ritengo prioritario, a questo proposito, proseguire nelle azioni già poste in essere per favorire l’accesso al credito, aumentare la competitività del sistema, sostenendo innovazione e internazionalizzazione al fine di portare le imprese su nuovi mercati. In questo difficilissimo momento, attraverso la collaborazione tra tutte le forze attive del territorio, mediante anche una gestione semplificata e più snella delle procedure e dei servizi, ci adoperiamo per lenire le difficoltà e creare le condizioni per agganciare quanto prima l’inizio della ripresa”.

 

L’Osservatorio Congiunturale è consultabile all’indirizzo: www.fc.camcom.gov.it, area Informazione economico statistica/Osservatorio Congiunturale

 

 


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