TESTO DI

Enzo Spaltro

FOTO DI

pixel2013

Non c’è più l’estate



 

E intanto non c’è più l’estate e la moltiplicazione del pane:

ne c’è più la sorgente che riempie bocche fresche

discese dal cavallo.

Oggi qualcuno canta qualcuno beve e intanto

dimentica l’estate

 

Guardando i fiumi sento

cantare ancora l’acqua, la poca, la vaporabile,

quella che non conosce e che rimette a posto

chi già si era perduto e aveva fatto capanna

nella casa spaziale, scordandosi del ponte

al di sopra e al di sotto, prima dimenticando

e dopo dimenticando il fiume.

 

E il cerchio che faceva ogni estate al tramonto,

prima aspettando fuori e  dopo dal di dentro

premendo per potere presentemente vivere.

 

Ecco così potremmo immaginarci il mondo:

ma non c’è più l’estate e la dolcezza antica

della notte che viene.

 

E intanto si raccoglie il vento sulla collina e non passa:

entra piano in un sogno e il rosa diventa rosso.

 

 

 


AREA

Archivio »

L'ANGOLO DELLA POESIA

Archivio »

RICETTA

Archivio »

ALTRI ARTICOLI

N°21

aprile 2024

EDITORIALE

“Tu dove vai quest’estate?” “Quando partite?” “Quanto state via?” Queste le domande più consuete che s’intrecciano in questo scorcio di stagione tra la sosta nel lavoro e...  continua »

 
 
 
 
 
 
ArchivioCONSULTA TUTTO »

 

OmnisMagazine n°44
» Consulta indice